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I MIEI PG ♥, C:

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kick-asses
view post Posted on 8/4/2010, 16:14




1. ABIGAIL SHAELYN WOOD. il mio fuoco d'artificio
SPOILER (click to view)
abigail shaelyn wood

she's like chili and sugar
image
Nome: Abigail Shaelyn. Abigail è un nome piuttosto comune ma i suoi genitori, in particolare sua madre ne adorava il suono. Il secondo nome Shaelyn è di origine canadese ed p la combinazione di Shae "simile ad un falco" e Leynn "acqua di lago" .
Cognome: Wood. E' il cognome della madre, come segno di rispetto e amore, nonostante il rapporto con il padre sia perfetto. Da piccola Abigail scriveva di continuo il suo nome completo Abigail Shaelyn Thorne ma il cognome le stonava. Invece Wood, quello si che è musica per el sue orecchie.
Sesso: female here i am!
Ruolo: studentessa alla St. Hywell
Età: 17 anni e mezzo // 21 maggio 1992.
Gruppo sanguigno: 0 positivo.
Tipo di magico: White e orgogliosa di esserlo.


it's a new perspective
(IMG:[URL=][/URL])
Capelli: a 2 anni riccioli perfetti, a 7 treccine, a 12 caschetto a 16 mossi. il giovedì e il sabato diventano magicamente lisci. non ci sono costanti della capigliatura di Abigail, se non che essi sono sempre magnifici, biondi chiarissimi e lucenti. Quando è nervosa se li trastulla e se li arriccia attorno alle dita finendo per aggroviglairseli tutti, infilandoci matite, spille o qualcunque cosa abbia per mano mentre è sovrappensiero. e poi chiede al primo che passa: "ehi, come sono i capelli?". Solo la sua mamma le risponde: "attaccati alla testa".
Occhi: molte persone hanno gli occhi azzurri che a volte diventano verdi o grigi a seconda del tempo, invece Abigail ha degli zaffiri color indaco incastonati da lunghe ciglia scure. Sia sotto il sole cocente, sia nelle mattinate grigissime non cambiano mai tonalità di blu.
Altezza: "1.68" è il nuovo "1.78"! un nanetta.
Peso: 56 kg
Corporatura: E' incredibile quanto Abigail sia magra nonostante le porzioni di cibo che ingurgita. E' slanciata e snella nonostante non sia una cima in altezza. Tutti l'hanno sempre presa in giro per essere un piccola peste nel vero senso della parola ma lei non ha mai avuto problemi con il suo corpo. Ha delle mani minuscole ma davvero forti, piene di calli, reduci da anni ed anni di arrampicate sui vecchi olmi del giardino di casa. Le ginocchia e i gomiti, ancora adesso a 17 anni sono sempre sbucciate.


«mi contraddico? certo che mi contraddico! sono grande, contengo moltitudine»



ringing joyful and triumphant


Psicologia: Abigail è Un paradosso racchiuso in un ossimoro, schiacciato da una contraddizione di termini. Non è una persone che all'apparenza sembra una cosa ma che in realtà è un'altra. Lei non erge una muraglia al mondo esterno nè crea un personaggio per nascondere al sua vera natura; semplicemente il suo carattere è talmente sfaccettato e il suo umore così volubile che sembra talvolta essere incoerento nei suoi cambiamenti di personalità. Se da un lato ha una dolcezza, una bontà, un'onestà e un'idealismo invidiabile, Abigail sa essere anche molto impaziente, irritabile e cinica.
E' una delle persone più esuberanti al mondo: è incredibile quanto bene riesca a nascondere le preoccupazioni o i dolori dell'animo con uno smagliante sorriso. Da piccola le dicevano sempre che era bellissima quando sorrideva e lei quindi cerca di farlo il più possibile. Vanità femminile. Le piace ascoltare gli altri ma in fondo le altre persone le smebrano sempre così.. prevedibili. Abigail riesce a capire dai movimenti, dalle espressioni facciale, dal modo di parlare il carattere di una persona in pochi attimi: è strabiliante quanto l'animo non abbia segreti e venga letto così facilmente da lei. Certo esistono persone che la intrigano perchè sono diverse, una continua sorpresa: quando Abigail le trova, non se le lascia sfuggire. Ama fare del bene agli altri, vuole sempre risultare gentile e forse proprio il dipendere dall'opinione altrui la rende a volte vulnerabile. A se stessa dice che è perchè la società lo richiede e lo fa per un fine preciso e per quello che le verrà in tasca, ma chi la conosce sa che dietro la vivace sempre allegra ragazza si cela un animo insicuro.
Famiglia: Prima di tre figli, nati dall'amore di James e Carrie, Abigail ha vissuto fino all'età di 5 anni in un appartamento per poi trasferirsi, alla nascita di Victoria, in una villetta ereditata da qualche lontano zio. Oltre a Victoria, 12enne tutto pepe, occhi verdi, caschetto castano chiaro, una lingua troppo lunga e una strana passione per le lucertole, la famiglia Thorne/Wood è allietata, o devastata, dalla presenta del piccolo Matthew, l'adorato bimbetto di un anno e mezzo che colora la vita di tutti con dolci sorrisi, riccioli biondi e tanti urletti.

« This is how the fire starts. This is how we burn. Everything is slipping out of my control.»


Ama: I libri, il cioccolato, il sole, ma ama di più la pioggia, il suo essere superiore e vergognarsi di ammetterlo, cantare, sapere tutto riguardo alle più svariate materie, Matthew, i cani, l'acqua, l'inverno, gli elefanti, la magia, ridere, fare smorfie.
Odia: il suo carattere, le persone ipocrite, il razzismo, la musica anni '80, tranne Elvis, l'alchool e le sigarette, i maschilisti, gli alieni, il mcdonald, il troppo vento. e tante altre cose.
Storia: Abigail nasce durante un acquazzone di maggio. Aveva fatto caldo, caldissimo per troppi giorni e Carrie non ne poteva più di aspettare: finalmente alle 18.37 precise precise insieme alla pioggia arrivò anche una minuscola bambina.
Carrie e James avevano entrambi genitori molto ansiosi, quasi asfissianti che per tutta la gravidanza li avevano messi sotto pressione elencando le problematiche e le difficoltà di crescere un figlio; di sicuro non si aspettavano che avere una bambina,
una bambina come Abigail fosse così meraviglioso, crescerla ed educarla fu spontaneo come respirare per loro, nonostante tutto. Si ripromisero di lasciare molta libertà alla piccina e così fecero, anche se talvolta Abby diede loro motivo di pentirsene, con le sue scorribande al fiume o le sue imprese troppo "pericolose" per una puffetta di 5 anni. Victoria arrivò troppo tardi per fare parte della banda di maschiacci capeggiata da Abigail e poi era troppo perfettina e femminile per rotolarsi nel fango, nonstante adori gli animali selvatici. Quando la famiglia scoprì che la loro primogenita avrebbe frequenato la St. Hywell sono stati tutti presa da un'improvvisa frenesia e euforia che non si sono accorti della paura di fallire, dall'insicurezza che aveva per un attimo, solo un attimo, squarciato Abigail.
Stato sociale: benestante.

a perfectly good heart
Oggetti magici posseduti: La scopa personale. Adora il suo odore di legno, è una parte di lei [wood].
Professione post-studi: --


[SPOILER]thanks to fanforum
star usata: Kristen Anne Bell
per i codici ringrazio ---cheshireCat
e anche breathme.

2. NOAH JOYCE CLEVELAND. rigoglioso e inafferrabile
SPOILER (click to view)
noah joyce cleveland

oh i'm a false pretender

Nome: Noah, un nome giovanile, leggero, con un profumo di vento esitvo. Joyce. Un nome di origine normanna che signifca Lord. Mmmh, si gli si addice.
Cognome: Cleveland. Non è il cognome di suo padre, bè di sua madre, ma bensì di sua nonna, la rispettabile sebbene un po' eccentrica Signora Megara Cleveland.
Sesso: maschile
Ruolo: studente alla St. Hywell
Età: 18 anni e mezzo // 29 agosto 1990.
Gruppo sanguigno: B negativo.
Tipo di magico: Black.


damned if i do ya, and if i don't
Capelli: i capelli di Noah sono di un castano chiaro, il colore dell'ambra denso e intenso. Sono spesso riccioluti e perennemente disordinati, mossi da una forza sconosciuta che impedisce a chiunque di domarli.
Occhi: il ragazzo ha degli occhi davvero chiari. sono turchesi, per la precisione, così brillanti che non si possono non notare. A volte per vedere che gli occhi di un ragazzo sono azzurri, devi avvicinarti, invece Noah dà sfoggio dei suoi occhi anche a metri di distanza e puoi vedere quei fari chiari spuntare sulla sua carnagione abbronzata.
Altezza: 1.78
Peso: 70 kg
Corporatura: E' un ragazzo slanciato, molto magro che sarebbe mingherlino se non avesse muscoli temprati e dorati dal sole.

«Goodbyes are meant for lonely people standing in the rain»

sing us a song, you're the piano man

Psicologia: Noah è sempre stato un solitario. Un lupo di mare, anzi, un lupo di fronde. Nella sua vita la prima cosa che ha imparato ad amare sono stati gli Alberi. Non le painte, i fiorellini carini, o le rose; no, lui amava gli alberi. Quelli alti, enormi, frondosi alberi color vedre smeraldo: specialmente quelli su cui si poteva arrampicare. Passare la maggior parte della sua vita su un ramo e tra le foglie rese la sua reputazione più simile a quella di uno strano ragazzo eremita. Stare da solo, sentire la natura e i suoi suoni, svuotare la mente, ecco cosa gli piaceva. Ciononostante era un Black: era orgoglioso di non essere il solito Black "stronzo/duro/fighissimo fuori e complessato/poetico/profondo dentro". Nahh, che banalità, pensava sempre, il rebel without a cause non faceva per lui. Noah era molto più "vivi e lascia vivere". Pensava che la vita fosse in ogni caso qualcosa per cui non puoi fare niente a riguardo. Prendila come viene, affronta una cosa a minuto, una al giorno e basta. Respira e goditela, i problemi esistono solo se li reputi tali e te li crei. Ecco la filososia di Noah. E' difficile entrare nel suo cuore e nel suo mondo, ma non perchè sia una persona fredda o insensibile, semplicemente perchè a lui di te non frega niente. Se cadi per strada lui ti tende anche la mano per tirarti sù, ma solo per pura cortesia. Lui è molto "senza pensieri". Non si affeziona mai veramente a qualcuno, perchè sa che amare è spesso inutile e controproducente, procura solo fatica stanchezza e dolore, in quantità troppo elevata per compensare minuscoli attimi di rara felicità. E' un Black anche per quella piccola, quasi invisibile, nascosta ma distruttiva parte di lui impregnata di odio e di profondo rancore. Avvolta in una patina di indifferenza c'è questa profonda rabbia cieca contro i genitori, il mondo, contro se stesso.
Famiglia: Noah è figlio unico. Orfano, è cresciuto con nonna Maggie.

« Cause today, you walked out of my life. Cause today, your words felt like a knife»


Ama: gli alberi, i ruscelli, il pianoforte, leggere, i fogli strappati e scarabocchiati, la magia.
Odia: le persone che parlano troppo, il caldo, i suoi zii, gli assassini, i buonisti, i paranoici.
Storia: Entrambi i genitori sono morti esattamente il giorno dopo la sua nascita. Forse proprio questo mistero, queste strani morti hanno insinuato il male in Noah, hanno fatto nascere il suo lato "oscuro" che lo rende un Black. Un lato intrinseto in lui, non evidente, tanto che molti incontrando lo scambiano per un White. I genitori vivevano nel lusso, pur essendo persone semplici ed oneste. Alla loro morte lasciarono al neonato una grande villa, in stile romantico, con un enorme tenuta dietro, che Noah volle sempre tenere incolta e selvaggia, odiava i giardini e le aiuole ben curate. Ma il centro, il sole, il punto focale della famiglia di Noah è colui che l'ha amato, cresciuto ed educato: sua nonna. L'anziana signora lottò con gli altri parenti, parenti alla lontana, che puntavano all'affido di Noah per l'eredità. Lei è tutto quello che Noah ha sempre avuto, su cui poteva semrpe contare, è davvero l'unica persona della sua vita. Crescendo, Noah imparò da lei a creare e a distruggere, a distinguere l'equilibrio dalla calma apparente, sia nella natura sia nelle persone. Ogni giorno imparava qualcosa di nuovo. Non era un bambino esuberante ma lei capiva i suoi silenzi, e la suo scintilla quasi impercettibile che caratterizzava l'approvazione oppure la piccola riga sulla fronte che significava che al piccolo Noah no, non piaceva quello che vedeva. L'infanzia di Noah passò tra i rami e le note. Non mostrò mai aprticolare interesse nella musica
ma un giorno nel suo salottino personale, il ragazzo trovò un pianofrote bellissimo, nero e lucente. La nonna si limitò a sorridergli da dietro la porta: sapeva che costringere Noah ad apprezzare la musica non sarebbe stata la via giusta, e che anzi, doveva lasciare il nipote da solo, a squadrare quell'oggetto ignoto e sconosciuto, e vedere quello ceh succedeva. Doveva lasciare che fosse lui ad accettare la sfida lanciatagli dallo strumento e lasciare che fosse lui a decidere se amare la musica o no. Bè, Noah trovò la cosa interessante. Toccò un testo, sentì la melodia fuoriuscire dalle dita e... fu amore a prima vista.
Stato sociale: molto ricco.

when the devil's loose
Oggetti magici posseduti: un taccuino su cui scrive gli spartiti e le melodie che scrive, può essere definito magico perchè per qualche strana ragione le pagine non finiscono mai, e al massimo si comprimono in modo che lo spessore del libricino resti sempre lo stesso. E' un dono della nonna.
Professione post-studi: --


[SPOILER]thanks to (gif)
star usata: Matt Lanter
per i codici ringrazio ---cheshireCat
e anche breathme.

3. CHLOE LAUDINE MATEJ. il giaccio nel cuore e negli occhi
SPOILER (click to view)


C H L O E L A U D I N E

immortality is a fate worse than death if you can't appreciate it
• Nome Chloe Laudine. Melodioso come lei.
• Cognome Matej.
• Sesso Femminile.
• Razza Vampiro mortale.
• Ruolo Studentessa infiltrata alla St. Hywell Academy tra i White.
• Età I vostri occhi non ipotizzerebbero più di 17 anni.
• Data di nascita 9 / giugno / 1929 .
• Gruppo sanguigno Probabilmente A positivo.
• Tipo di magico: //
• Stato sociale: diverso a seconda degli anni, per ora non si può lamentare, ma ha conosciuto sia la fame che il lusso.
• Oggetti magici posseduti: //
• Animale da compagnia: //
• Professione post-studi: studi? professione? vocaboli poco più che sconosciuti.
• Famiglia Nata da una relazione tra l'ormai deceduta vampira mortale Annette e Tobias Matej, umano.
«Physical» Chloe ha capelli voluminosi, della consistenza delle nuvole, lisci per la maggior parte dei giorni, di un color castano nocciola, probabilmente più chiari se stessero sotto la luce del sole. Ha degli occhi incredibilmente grandi e azzurri: la madre le diceva che ci si sarebbe potuto perdersi dentro se non fosse che erano freddi, distaccati, più che uno specchio sull'anima di Chloe erano un vetro che la divideva dal mondo esterno.
Altezza: 1.60
Peso: 47 Kg
«Psicologia Chloe. Chloe ama, poco, Chloe odia, tanto. E' il classico esempio di faccino d'angelo che di celestiale ha solo l'aspetto. Una volta che sei un vampiro sei tendenzialmente immortale, puoi cambiare il tuo essere, adeguarti ai tempi. Chloe è stata, nell'ordine: una dolce ragazzina ingenua per le vie fiorite di Parigi, un'esuberante giovane donna in cerca di marito per Londra, una prostituta per divertimento a Praga, una divertente ed onesta ballerina di can can in Russia. Nessuno sa com'è Chloe. Nessuno si è mai avvicinato abbastanza per conoscerla e a nessuno Chloe hai mai dato la chiave del suo cuore. Scoprite voi quel lato affettuoso e valoroso sepolto nel suo essere, ricoperto da strati di rabbia, freddezza e aggressività.
«Ama» le fragole, succose e dolci, il cielo di notte, gli intrighi, sapere sempre una cosa in più degli altri, lo spettacolo di infinita stupidità e inferiorità che il mondo le offre.
«Odia» il sole, il caldo, la panna, i ragazzi umani, gli white, le personi dolci ed ottuse, oppure troppo oneste da ricavarci qualcosa.
an inordinate passion for pleasure is the secret of remaining young
• Storia« Fu un anno buio a Praga, il 1918. Tobias era un uomo abbastanza sveglio per non farsi coinvolgere nelle violenze cittadine ma il suo valore e il suo coraggioso non gli permisero di scampare ad una guerriglia in piazza. Fu ricoverato al monastero della città e là li appare l'eterea, bellissima e brillante sorella Annette. Non ci vuole molto prima che tra i due scocchi l'amore: Annette però il giorno prima del matrimonio rivela a Tobias la sua natura di dannata e lo porta al castello Vyšehrad sede degli Tzimisce, il clan di vampiri a cui appartiene. Se Tobias accetta con insolita tranquillità il fatto che avrebbe sposato un'immortale, i vampiri del clan non accettano il matrimonio e scacciano la coppia dalla città. In fuga per le vie di Praga, Annette dà alla luce la sua prima bambina, Chloe. Non potrà vederla crescere però: fa a mala pena in tempo a spiegarle cosa significa essere una vampira che la povera Annette viene uccisa da un gruppo di vampiri viandanti, proprio sotto gli occhi della figlia, ancora impotente. E così sotto una coltre di neve macchiata di rosso, la giovane Chloe scappa. Scappa dalla morte della madre, scappa dall'amore del padre e dal suo dolore. Scappa perchè sentire emozioni è pericoloso, rischi di rimanere fregato. E tra Praga, la steppa russa, Londra e New York la ragazza dagli occhi blu corre e un giorno arriva a Moonaghan Town. Chissà cosa troverà in questa strana località.

Beauty, more than bitterness, makes the heart break, and boy, i'm So beautiful it hurts

[SPOILER]codici e impostazione scheda: © -n eytiri <3
Celebrità utilizzata: Alexis Bledel
immagini-> livejournals

4. AMY SUNBEAM, il mio seme di sole
SPOILER (click to view)
amy sunbeam

running after hope
Nome: Amy. Significa la "amata". Le è sempre piaciuto il suono del suo nome, sia quello completo Amelia, come lo pronunciava la sua governante Amiilia, sia quello che usa tuto i giorni. Amy. Ti si scioglie sulla bocca, ruzzola fuori dalle labbra lasciandoti un sapore particolare. Ha anche un secondo nome, che si è ripromessa di rivelare solo all'uomo di cui si sarebbe innamorata.
Cognome: Sunbeam. Seme di sole. Appropriato, non credete?
Sesso: femmiline.
Ruolo: futuro tributo, ma non lo sa ancora.
Età: 17 anni e qualche mese. Nata il 3 Marzo. Un primo raggio disole primaverile
Provenienza: Scozia.
Gruppo sanguigno: A negativo
Orientamento sessuale: decisamente etero, per la gioia dei maschietti
Allineamento: Generalemente positivo.
---
Aspetto fisico: Se vi piacciono le modelle alte, anoressiche, con i capelli biondo-platino... bè, non sapete cosa vi perdete. Amy è sempre stata una bella ragazza, una bellezza particolare. E' come una fiammella, un girasole splendente. E' piuttosto alta, sul metro e settantacinque, magra, e di corporatura snella. Ha un viso con guance paffute, enormi occhi verdi scuro che cambiano, come spesso accade, a seconda della luce. Le piace molto mettersi il rossetto rosso, di un rosso accesso, trasgessorio, che i genitori non apprezzavano molto. uindi la vederete spesso con le sue labbra piene, sempre sorridenti, di color ciliegia. E poi i capelli. Oh quei capelli. Sono al cosa che più colpisce di Amy, il primo dettaglio che cattura la tua attenzione. Sono una specie di nuvola arancione. Non per niente i suoi amici in Scozia l'hanno sempre chiamata Ginger o Reddish. Il loro colore così intenso e splendente è tanto aprticolare quanto naturale. Li ha sempre tenuto lunghi, fluenti e mossi da leggere onde. Non aveva mai avuto voglia di starsene seduta a pettinarli, o a mettere bigodini; cosa che sua madre spesso la costringeva a fare.
Segni particolari: una macchiolina più scura nell'occhio sinistro, visibile solo se la si guarda con attenzione e molto da vicini, e una piccolavoglia ma forma di semiluna chiarissima nell'interno coscia. Segni, entrambi, che non vedrete, a meno che... bè avete capito.


« smettila di inseguire la vita e la felicità,
tu vai e assaggiale prima che sia tardi »



mad, impossible and magnificient

Psicologia: Molte persone si fingono quello che non sono. Nascondono segreti, reprimono sentimenti, mutano la propria personalità a seconda della situazione. Amy non è così. E' piena di difetti, imprevedibile e insopportabile, spesso, ma sarà sempre quello che vedete. Non fingerà, non si tratterrà, non frenerà mai il suo spirito ribelle e la sua linguaccia. E' un raggio di sole, sa essere dolcissima, frizzante, compassionevole e sempre onesta. E' pero anche realista: di sicuro non ha paura di fare tutto per chi ama, e per gli altri, ma non per questo si trascura o è disposta a rimetterci troppo. Tutti quelli che la conoscevano, e sopratutto Gertude, la sua cara governante erano esasperati dalla dolcezza e dalla selvaggia bellezza e allegria di Amy. Cosa potremo fare di Amy? Chi ci potrà mai spiegare l'enigma che è lei? dicevano. Prendere l'acqua in mano non si può. E' un po' di pazzia, la pura follia. Ma come potremo far se ferma non riesce a star, l'onda del mare viene e se ne va! Oh, cosa potremo fare di Maria, prendere un raggio al sole non si può. Avevano addirittura inventato una canzoncina, quando lei era piccola e toccava alla servitù tenerla d'occhio.
E' incostante come il vento, è frizzante come il lampo. E' una vespa che non sa se riesce davvero a pungere, ma lo sai che prima o poi ti pungerà. E' un girasole. Che aspetta soltano qualcuno attorno cui ruotare.
Una particolare caratteristica di Amy è la sua fede: è la ragazzina che prega la sera e che insegue la speranza. Non si sa come, di certo non le venne insegnata e inculcata dalla famiglia, ma Amy è piena di ideali. Giustizia, fede, bontà, speranza in qualcosa di migliore. Lei ha solo bisogno di uno zaino, e potrebbe andare in giro a cambiare, e salvare il mondo.
Magari lo sta già facendo.

« you could be my unintended. choice to live my life extended. you're my sunshine, my only sunshine.»


Ama: il vento tra i capelli, la lana ruvida, dormire sull'erba, il sole, i ruscelli, le poltrone comode, cavalcare, l'odore dei libri, le campanule bianche, arrampicarsi e tirare con l'arco.
Odia: correre a lungo, le sciarpe di seta, il pesce, la neve (forse è l'unica al mondo, ma ha paura della neve), lavarsi con l'acqua ghiacciata, sentirsi impotente, la paura.

Famiglia: Nata dalla felice, anche se ora non sembra, unione di Helena Ravencling e William Sunbeam. Tre anni prima, nella famiglia era nato Paul, vivace ragazzino, che fu spedito ad occuparsi degli affari di famiglia a nelle Indie. I Sumbeans sono sempre stati una delle famiglie più facoltose e rispettabili di tutta la loro contea.


Storia: Era stato un marzo tempestoso, l'inverno non voleva finire. Helena soffriva continuamente di doglie e crampi e tutta la famiglia, servitù compresa non vedeva l'ora che quel diavolo di bambina nascesse.
Quando, una mattina, William con la solita pipa in bocca, guardando il sole cocente che si facva attendere da mesi, mormorò "Oggi qualcosa è cambiato" non sapeva quanto aveva ragione. Due ore dopo il pranzo si ruppero le acque. Fu un travaglio leggero e inaspettabilmente semplice e delicato.
Dopo tutto quei falsi, e dolorosi, allarmi, la madre era quasi esterefatta da un parto tanto indolore. Il trambusto venne dopo, nei seguenti 17 anni .
Ogni giorno che passava i genitori della piccola Amy si facevano più inflessibili e severi. Sembravano aver stilato un tacito accordo per cui la figlia dovesse crescere come una inguenua, ben educata e ottusa dama di corte, un'ottima moglie per un matrimonio promettente. Ma fin da subito la bambina si dimpstrò insofferente a crinoline, gonne ampie e pomeriggi passati al chiuso nello studio di suo fratello, a cucire o dipingere.
Appena poteva scappava. Sgusciava dalle mani di Gertrude, la vecchia governante, acrigna ma in fondo gentile, che la curava mentre suo padre era al alvoro o in viaggio e sua madre nei salotti delle amiche. Ovvero sempre.
Non era che non amassero la propria figlia, Amy se lo ripeteva sempre, fiduciosa, semplicemente a loro non piaceva giocare. Che cosa strana, rifletteva imbronciata. A lei giocare piaceva immensamente.
Ogni volta che poteva, ogni volta che il sole splendeva sull'immensa tenuta dei Sunbeam, Amy si tirava su la gonna candida e correva. Esplorava, curiosava. E si sporcava.
Innumerevoli litigate, sfuriate ad ogni ora del giorno, e stancanti rincorse su per la collina convinsero Gertrude a lasciare quella causa persa ai genitori di Amy, e quindi le lavate di testa diminuirono e anche Amy, ora che non c'era nemmeno più il gusto del rischio, si diede una calmata.
Dall'età di nove anni durante il giorno era più libera, e fece amicizia con il figlio di Robert, il giardiniere. Il nome del ragazzino era Chris e divennero inseparabili, amici, confidenti, compagni. Le insegnò i tipi di erbe e piante e come utilizzarle e a tirare con l'arco, lei le insegnò a leggere e qualche nozione scolastica quando erano piccoli. Lui Lui le tenne compagnia per tutta la sua infanzia, o per lo meno, quando Amy riusciva a sgattaiolare fuori dalla villa.
L'enorme casa riusciva a rinchiuderla tra le anguste e grigie mura solo quando pioveva a dirotto, e in quei giorni si rifugiava nell'enorme biblioteca nella quale leggeva delle ribellioni in nome della giustizia, dei viaggi nel tempo, di conigli parlanti, di navi enormi, e deserti sconfinati. Imparò a conoscere ed amare il mondo della fantasia e quello del passato, la storia, la matematica, le scienze, la letteratura. A meno che non nevicasse; in quel caso correva da Gertrude, o in cucina, a cercare di pensare ad altro.
La vita per lei era meravigliosa e piena di sorprese: non perse mai l'innocenza, la furbizia e allo stesso tempo la purezza di una bambina che vede tutto per la prima volta. Gli anni scivolarono lentamente fino a che, durante una cena, suo padre le rivolse la parola con un sorriso.
Cosa che non faceva molto spesso. In poche e concise parole, le comunicò con inspiegabile gioia, davanti all'annoiata moglie, che sembrò risveglairsi per un attimo, che le avevano trovato un perfetto promesso.
A quanto pareva il rispettabile Adam Bercher provevina da una famiglia ricchissima ed era deliziato all'idea di sposare una così bella fanciullia. Amy sentì il pavimento sprofondarle sotto i piedi.
Si giocò il tutto per tutto, rispose per el rime al padre, si sfogò e alzò la voce come mai aveva fatto, ma l'unica cosa che ottenne furono uno schaiffo, e la gentile concessione di conoscere Adam per un mese prima di sposarlo. Gridando che non era il medioevo, e che non potevano costringerla, si chiuse a chiave in camera, a deprimersi sul letto mugugnando suoni incomprensibili nel cuscino che si premeva sulla faccia per reprimere le lacrime.
La rabbia la sfinì e si addormentò dopo un'oretta. Dormì profondamente, ma fece incubi continui e ricorrenti su anelli che si trasformavano in biscie e catene e nuvole verdi.
La mattina si svegliò. Appena realizzò dove si trovasse, è sempre stata un po' intonita la mattina presto, e cosa fosse successo la sera prima, si asciugò con una mano le lacrime raggrumate sul viso e si diede da fare. Era prestissimo, tutti dormivano. Mise il necessario in un enorme borsone di tela e legò le lenzuola.
Nei flm sembra più semplice. pensò, terrorizzata all'idea di cadere, appesaalla corda non proprio sicura,f atta dalle lenzuola. Se fosse stato buio, sarebbe stato più scenico. bisbigliò. Bè, per fortuna sono al primo piano. Saltò su Bianca, il suo cavallo, un sauro color mogano e si diresse verso il bosco. Una volta attraversato sarebbe arrivata alle vie principali.
Togliendosi una ciocca di capelli dal viso si voltò a guardare la facciata di villa Sunbeam. Bianca scalciò e si diresse verso il sentiero.

Non feci in tempo a voltarmi e a incitare Bianca, che davanti a me si parò una figura grigia, alta e inflessibile, avvolta in uno scialle scuro.
"Mi sembra di avere un de-jà vu. Tua madre utilizzò lo stesso borsone, quando fu il suo turno di fare pazzie" sospirò la governante, guardandomi negli occhi, velati di tristezza ma determinati.
Per un attimo dimenticai la quantità enorme di guiai in cui mi ero cacciata, ora che ero stata scoperta, e con una smorfia dettata dalla troppa sorpresa esclamai: "Cosa? Mia madre? Pfft, ma figurati se lei-..."
non mi lasciò finire. "Sai, a volte bisogna scappare e perdere il senso del tempo e dello spazio, per non perdere noi stessi. Spero sinceramente che quando avrai messo i pezzi al loro posto tornerai dalla vecchia Gertrude."
La fissai sbuffare, io con le labbra socchiuse dallo stupore, lei che quasi sorrideva.
Si fece da aprte, cosicchè non fosse più sulla mia strada. "Io..." provai a parlare, ma lei ancora una volta mi anticipò.
"Vai, e abbi cura di te, piccola sognatrice."
Senza neanche che me ne rendessi conto Bianca impennò e iniziò a correre, feci appena in tempo a voltarmi per vedere Gertrude sorridere, tra le ciocche dei miei capelli che come fiamme, mossi dal vento, mi circondavano la visuale.

Fu così che arrivai, dopo circa due settimane di viaggi, a Murderstone Village. Fu così che scoprii i MS Games. Non sapevo a cosa andassi incontro.


[SPOILER]thanks to bath
star usata: Karen Gillan
alcune frasi sono di GUERRE DEL MONDO EMERSo-Licia Troisa, e TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE (il musical).
La personalità è liberamente inspirata a Theana (sempre delle Guerre del M.E.)
per i codici ringrazio ---cheshireCat
e anche breathme.


scusatemi scusatemi tantissmo mi sono accorta ora che ho sformato al pagina! appena riesco a rimpicciolire l'immagine metto a posto!
ps: bec la storia l'ho un po' invntata, dimmi tu se va bene con il gioco (:[/SPOILER]

Edited by primrose - 30/8/2010, 21:03
 
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saygoodbye?
view post Posted on 10/4/2010, 18:14




twin ** sono delle schede splendide! oddio devo trovare gli stessi codici u-u
 
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1 replies since 8/4/2010, 16:14   271 views
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